Giorno 10

Decimo giorno, da prima a nona 

All’alba, il gruppo si mette in marcia verso la cava. È necessario percorrere un lungo tratto in mezzo ai boschi per evitare di attirare l’attenzione delle guardie, e lungo il tragitto gli eroi si rendono conto che, come aveva aveva previsto Zenyth, le nebbie sono effettivamente svanite, lasciando al loro posto solo una leggera perturbazione, come l’aria sopra ad una fonte di calore. 
Giunti alla cava, dopo essere stati accolti con calore da Bogwold, gli eroi hanno un’ulteriore dimostrazione che le parole di Zenyth erano veritiere quando vedono giungere da un punto al di là della barriera un carro, diretto a San Trafitto. 
Fermato il conducente, gli pongono qualche domanda, ottenendo dalle risposte l’impressione che, in qualche modo, il mondo reale non si sia mai separato dal luogo in cui si trovano, visto che nei mesi passati l’uomo ha continuato a consegnare la propria legna ai suoi clienti come se nulla fosse successo. L’impressione viene confermata dalle parole di un pastore che conduce le sue pecore verso l’alpeggio da cui è disceso nell’autunno precedente. 
Isabeaux propone di segnalare la cosa a Bovolone, in modo che possa mettersi in contatto con i suoi parenti fuori dalla trappola inviando loro una lettera per mezzo di un “corriere” che provenga da fuori, e una parte del gruppo si propone di portare il messaggio mentre gli altri rimangono “al loro posto” alla cava.
Bovolone, che aveva notato la cosa, sembra un po’ spiazzato dai nuovi sviluppi, ma afferma di voler provare questa via. In questo modo, potrebbe richiamare truppe per combattere la guardia e riprendersi ciò che gli appartiene. 
Nel frattempo, Bogwold discorrendo con Boindil gli fa notare che un accesso possibile potrebbe essere attraverso le fogne del castellaccio, che fanno parte dell’antico sistema di condutture dell’antica fortezza costruita dai Nani in quel punto, di cui sono ancora visibili alcune vestigia. Boindil si offre di visitare questo sgradevole passaggio nel corso della notte, mentre Ehi si offre di fargli da palo.
 

Decimo giorno, notte

Giunta la notte, il nano si infila nel maleodorante passaggio, senza però trovare altro che un vicolo cieco, chiuso da una parete di mattoni. Senza strumenti adeguati e temendo di fare troppo rumore, Boindil fa qualche test superficiale per verificare la solidità della parete poi torna indietro. Ehi, è sparito.
Il ranger ricompare poco dopo, in compagnia di Bianca. Mentre attendeva il ritorno del nano, Ehi aveva udito dei rumori provenire da poco distante, e si era allontanato per investigare. La gabbia in cui la ragazza era stata chiusa si era improvvisamente staccata dal suo supporto, precipitandola nella neve sottostante. La ragazza non pareva essersi fatta male, ed Ehi la aveva tratta fuori dalla sua prigione per condurla con sé. Insieme, ritornano alla cava con notizie buone e notizie cattive.
 
Giorno 11