Giorno 22

La mattina il gruppo riprende il cammino, tornando indietro al torrente e tornando sul sentiero che lo costeggia. Poco dopo, la marcia viene interrotta nuovamente dalla comparsa di un animale. Dal fitto sottobosco compare una creatura mostruosa, che pare l'incrocio distorto tra un orso ed un ariete, di cui sfoggia le corna. Il corpo è meno animale di quanto ci si sarebbe potuto aspettare, ed il muso è cosparso di orribili cicatrici. Il mostro si erge sugli arti posteriori con atteggiamento minaccioso, ma subito dopo si sente una voce provenire dalla foresta, una voce profonda e dallo strano accento, che calma l'animale.
Dalla foresta spunta un curioso uomo, di corporatura robusta e vestito con abiti bianchi. Dice di essere il Dottor Fran, e dà il benvenuto agli avventurieri sulla propria isola.
Dice anche di trovarsi sull'isola da parecchio tempo, forse più di cinque anni, assieme ai suoi servitori e ad una giovane donna che dice essere la sua figlioccia, da lui salvata da un naufragio e adottata. Spiega anche che le strane creature che hanno incontrato sull'isola ne erano un tempo gli abitanti, trasformati in quel modo da una malattia od una maledizione, a cui lui sta tentando di trovare una cura.
Il Dottore invita gli avventurieri a visitare la propria casa, ed anche a fermarsi per pranzo. Gli avventurieri, non proprio convinti delle intenzioni del Dottore, comunque accettano.
La casa è un robusto edificio di legno dal tetto di paglia, situata al centro di una radura parecchio più a monte lungo il corso del torrente. Qui, gli avventurieri incontrano Orson, l'uomo di fatica e Felix, il segretario e maggiordomo, ma soprattutto Delphi, la giovane e bella figlioccia del dottore.
Il giro turistico comprende una disordinata biblioteca, una sala da pranzo arredata con mobili raccogliticci, e soprattutto un attrezzato laboratorio dove il dottore afferma di condurre i suoi esperimenti sui nativi locali alla ricerca di una cura per la loro maledizione.
I personaggi sono lasciati soli in biblioteca, alla fine del tour, in attesa della chiamata per il pranzo.
Nell’attesa, mentre qualcuno esamina il contenuto della stanza in cerca di cose interessanti, Isabeaux esprime la sua pessima impressione nei confronti del padrone di casa, la cui aura è decisamente maligna.
Questo getta una certa angoscia tra i presenti, che ritengono poco salutare proseguire a lungo il loro soggiorno in quel luogo, temendo addirittura di poter essere avvelenati durante la cena. Di conseguenza, elaborano un piano per la fuga e non appena Delphi compare per annunciare la cena, lo mettono in pratica.
Decio finge una colica intestinale, lamentando dolorosissimi spasmi e chiedendo di essere riportato all’accampamento dove si trovano “le sue medicine”. Ovviamente, Prima Delphi e poi lo stesso Dottor Fran replicano proponendo invece al gruppo di restare e di affidare Decio alle cure di Fran, che “è un dottore”.
Questo ovviamente rende il gruppo ancora più nervoso, e Zenyth fa il disperato tentativo di usare la magia sul dottore per ammorbidire la sua volontà con un incantesimo di charme. Il tentativo sembra andare a buon fine, e il dottore non oppone più resistenza alla volontà del gruppo di lasciare la sua casa, ordinando ad Orson di accompagnare gli ospiti al cancello.
Il gruppo finge di allontanarsi, restando fuori vista per un certo tempo, poi gli eroi ritornano sui loro passi per tenere sotto controllo la casa, che nella notte sembra silenziosa ed immobile.
Non passa molto tempo che il cancello si apre, e fa la sua apparizione Felix. Smessi gli abiti da maggiordomo, indossa comodi pantaloni e camicia, è a piedi scalzi e porta con sé un arco. Silenzioso come un gatto si ferma ad annusare l’aria per un momento, poi scompare nel bosco dalla parte opposta del sentiero.
Passa molto tempo prima che gli eroi decidano che è il momento di muoversi. Sperando che Orson non sia nei paraggi, Decio sfrutta la sua capacità per intrufolarsi oltre la palizzata ed apre il cancello per i suoi compagni.
Il gruppo si intrufola, nel silenzio, e comincia una circumnavigazione dell’edificio, scoprendo che per la notte tutte le porte sono chiuse. Tocca ancora a Decio provare a superare le serrature, sfruttando le sue capacità mentali per diventare un’ombra in grado di scivolare attraverso le fessure. All’interno, il giovane compie un rapido giro, scoprendo che effettivamente durante la notte il dottore si diletta nella dissezione di bestie, probabilmente ancora vive. Decio scopre anche che in una soffitta sopra la cucina abitano degli esseri solo parzialmente umani, con tratti somatici e fisico parzialmente animale: probabilmente i frutto degli esperimenti del dottore.
Al momento di lasciare la casa, il gruppo corre il rischio di farsi sorprendere da Felix, di ritorno dalla caccia con alcuni conigli e le mani sporche di sangue, ma apparentemente tutto fila liscio e il gruppo riesce ad allontanarsi nuovamente dallo spaventoso luogo.

Giorno 23