Giorno 4                                                                                                

Quarto giorno, da prima a terza

I viandanti dispersi si svegliano di soprassalto, completamente soli. Il carro dei Vistani è scomparso senza lasciare traccia alcuna, se non le ceneri di un fuoco da campo. Fortunatamente, sull’isola è presente qualche albero di dimensioni ragionevoli da abbattere per costruire una zattera. Legati i tronchi all’imbarcazione, i quattro scoprono con sorpresa di trovarsi a poca distanza dalla torre, e quando arrivano ritrovano i compagni appena svegliati. 
Subito, Boindil e Henly si mettono al lavoro, il primo a tagliare ed il secondo a sovrintendere, per la costruzione di una zattera, necessaria per il trasporto dei cavalli, mentre torna ad accendersi la polemica sul contenuto della stanza in cima alla torre. Don Zauker scatena il suo potere alla ricerca di manufatti magici,
rilevando che praticamente l’unico oggetto che possa definirsi tale è l’enorme libro, più qualche pergamena sparsa qua e là. Il sacerdote è sempre più deciso a dar fuoco a tutto, ma gli altri fanno di tutto per trattenerlo, arrivando prima a mercanteggiare e poi ad addormentarlo, legarlo ed imbavagliarlo per impedirgli di fare dei danni. La mediazione di Maeglin, impegnatissimo ad insegnare a volare al suo giovane pegaso, riporterà un po’ di ordine.
 

Quarto giorno, da terza a vespri

Proseguono i lavori, mentre ulteriori ricerche di Zenyth si rivelano infruttuose. Quando la zattera è pronta, è troppo tardi per mettersi in cammino e si decide di aspettare il mattino successivo.

 

Giorno 5