Giorno 4                                                                                                 Successivo

Ricominciamo la giornata continuando a studiare il contenuto della libreria in cima alla torre.

In tarda mattinata finalmente ritorna il gruppetto di esploratori, che sono riusciti anche a procurarsi legname sufficiente per la costruzione di una zattera, indispensabile per potercene andare anche coi cavalli.

Mentre Hen Li dimostra di avere buone capacità nel progettare e consigliare nella costruzione di una robusta zattera il gruppetto appena rientrato ci aggiorna su quanto avvenuto nella notte precedente.

Sono stati ospitati da una comitiva di zingari (che si sono definiti Vistani) che oltre a fornire loro vitto ed alloggio hanno anche regalato uno “spettacolo”: una profezia!

La profezia da quanto ho capito ricalca a grandi linee alcune parti del materiale che abbiamo trovato nella torre durante i primi esami, aggiungendo alcuni oscuri riferimenti al “sangue del folle”, qualsiasi cosa questo voglia dire.

Gli zingari stessi si sono rivelati piuttosto spaventati dalla profezia, non hanno voluto alcun compenso e si sono rifiutati da quel momento in poi di avere a che fare con i nostri amici.

Al risveglio degli zingari non è rimasta traccia!

Dopo aver ascoltato il resoconto, don Zauker ed io decidiamo di tornare ad esaminare i contenuti della torre: lui ha comunicato con il proprio Dio e ne ha ricevuto il potere di individuare la magia, come avevamo concordato.

Pronunciando qualche preghiera rivela immediatamente che il “tomo” enorme ed intrasportabile che giace sul tavolo è fortemente magico, maledetto, malvagio, orribile e mostruoso.

Scelgo a questo punto una linea di azione controproducente: decido di fargli esaminare anche le pergamene che avevo messo da parte.

Lo ammetto: ho sottovalutato la follia che giace nella mente di questo fanatico! Cerca di strapparmele di mano, urlando insulti verso di ogni forma di magia arcana e direttamente contro di me!

“Eretica! Strega!”

Mi oppongo ai suoi tentativi di distruggere tutto quanto ed urlo per avere il soccorso degli altri ancora impegnati nella costruzione della zattera.

Fortunatamente arrivano in tanti, primi fra tutti Hugh e Boindil, che cercano di calmare la furia omicida del sacerdote.

Non riusciamo a calmarlo in nessun modo, ma nel culmine del litigio finalmente succede qualcosa che conferma i miei sospetti sulle competenze arcane di Hen Li: tutti quanti improvvisamente si accasciano al suolo, addormentati.

Io stessa sento un forte formicolio alla nuca e la testa mi gira per un attimo: resisto con difficoltà alla forte tentazione di lasciarmi cadere a terra. Mi accorgo che l’unica altra persona rimasta in piedi è Hen Li. Lui mi fissa un po’ stupito, io credo di capire cosa possa aver fatto (un incantesimo per far addormentare tutti), ma resto in silenzio e gli sorrido, facendogli l’occhiolino.

Senza perder tempo Hen Li ed io svegliamo Hugh e Boindil, i quali si precipitano a legare ben bene il sacerdote. Nel frattempo consegno al nano il mio malloppo di pergamene pregandolo di custodirlo, soprattutto dal sacerdote, poi afferro un altro po’ di pergamene da terra e le metto nella mia sacca (così, nel caso il sacerdote cercasse in futuro di distruggerle, lo farà con materiale non magico).

Quando don Zauker si risveglia, ritrovandosi legato come un salame, comincia ad inveire lanciandoci contro accuse di stregoneria, dandoci degli eretici e minacciando il rogo per tutti quanti. Ho il mio bel da fare per convincere gli altri a non ucciderlo ma a limitarsi ad imbavagliarlo (spero di non pentirmi in futuro di questa mia scelta).

A quel punto arriva anche Maeglin (sembra curiosamente più interessato al puledro di cavallo alato che non alla nostra sorte), che cerca di riportare un po’ la calma.

Dopo un po’ raggiungiamo l’accordo di abbandonare le pergamene in mio possesso e di sigillarle nella torre, fino a quando non avremo le idee più chiare.

Don Zauker promette di non distruggere nulla senza il nostro consenso. Siccome non mi fido della parola del sacerdote sono molto contenta di aver affidato le vere pergamene magiche al nano.

Alla fine liberiamo il sacerdote, ma ho la sensazione che se gli sguardi potessero uccidere io non riuscirei di certo a passare la notte. Adesso me ne vado a dormire: la zattera è finita e domani si va tutti insieme ad esplorare.