Giorno 19

Diciannovesimo giorno

Prima dell’alba, la nave si sveglia in balia delle onde. Il vento nella notte si è alzato ed il mare prima tranquillo è diventato una massa di spuma ribollente. Il cielo è una massa di nubi solcate da fulmini e pronte a scaricare sul mare un diluvio di pioggia. Pochi attimi e, la nave è in mezzo all’inferno. Onde alte come la nave stessa spazzano il ponte, trascinando con sé ogni cosa. Un albero cede, trascinando con sé vele, sartiame e la gabbia della pantera, poi una visione ancora più terrificante si manifesta davanti ai presenti: dal mare sorgono numerosi tentacoli, ciascuno dei quali avvolge la sua estremità in un teschio umano! Questi tentacoli si avventano sui presenti, avvolgendoli in un abbraccio mortale e strappando loro la testa per sostituirla ai vecchi teschi. Ehi, ne fa le spese, ma riesce a sfuggire all’attacco, rintanandosi sotto coperta.
Lo scontro con il mare e la mostruosa piovra prosegue per qualche minuto, poi un boato scuote la nave e una grossa falla si apre sul fianco sinistro: la nave ha urtato uno scoglio, e ne è stata squarciata. Dalla falla si riversano nella stiva tonnellate d’acqua e anche i tentacoli famelici fanno la loro apparizione.
Rudy tenta di uscire sul ponte in cerca di armi, ma viene attaccato dalla piovra e scagliato in mare prima di poter reagire.
La tempesta si placa presto, e agli eroi non resta altro che considerare la situazione in cui si trovano: Sono fermi su di uno scoglio ai bordi di un’ampia laguna coronata da una spiaggia di sabbia bianca e palme. L’acqua della laguna sembra essere poco profonda, ed i pesci che la abitano paiono non essere pericolosi. la nave è inservibile, distrutta dalla tempesta e dall’urto sugli scogli, ma la scialuppa è ancora utilizzabile, quindi la mettono in mare, vi caricano un po’ di provviste salvate dal relitto e si dirigono verso la spiaggia, dove cercano di organizzare un piccolo rifugio, e poi condurre qualche ricerca per lo scomparso Rudy.
Il clima è piacevole, caldo e un po’ umido ma non fastidioso, e una volta acceso un fuoco il sonno prende il sopravvento sui superstiti.
 
Giorno 20