Giorno 2                                                                                             

Secondo giorno, da terza a sesta 

Uno dopo l’altro, gli avventurieri si risvegliano. La torre attorno a loro è rimasta apparentemente la stessa, ma mancano completamente i loro abiti ed equipaggiamenti. La prima a svegliarsi è Diana che, dopo aver recuperato un po’ di pudicizia, si occupa di svegliare i suoi compagni. All’appello mancano Ehi e don Zauker, di cui non risultano tracce da nessuna parte. Timorosi di quello che potrebbe trovarsi all’esterno, i quattro si muovono attorno con cautela, esplorando prima con attenzione la stanza alla base della torre poi, non avvertendo rumori particolari all’esterno, si arrischiano ad aprire la porta verso l’altra stanza. Nella cucina trovano i corpi privi di sensi e di abiti di Sati, Hen e Maeglin, che vengono prontamente svegliati e rivestiti.
La porta verso l’esterno è aperta, e il panorama decisamente strano. Non si trovano più sulle montagne sopra a San Trafitto, ma su di un isolotto sabbioso al centro di una palude. Attorno a loro macchie di grandi alberi delimitano canali di acqua stagnante e maleodorante. Il cielo è velato da una foschia che impedisce di vedere il sole ma l’aria è calda e umida, quasi soffocante. All’orizzonte si stanno ammassando nubi minacciose, ma non c’è praticamente vento.
L’isola e tutta la zona circostante sembrano deserte. Gli unici altri abitanti dell’isolotto, oltre agli avventurieri, sono i cavalli con cui Maeglin, Sati ed Hen avevano raggiunto la torre, la sera della festa; per il resto, la palude pare popolata solo di volatili urlanti, insetti molesti e acqua stagnante.
Dopo un pasto sostanzioso a base di formaggi e salumi offerti dalla dispensa della torre, durante il quale condividono il racconto dei sogni che hanno popolato il periodo precedente al risveglio, i sette avventurieri ampliano il campo di esplorazione sulla spiaggia ed al piano superiore della torre.

Secondo giorno, da sesta a nona

Al piano superiore scoprono una stanza ingombra di una gran quantità di materiale. Ci sono scaffali pieni di carte e contenitori, strumenti misteriosi ed un enorme libro poggiato su un supporto. La stanza è priva di tetto e le pareti sono sporche di fuliggine, come se fosse avvenuta un’esplosione in qualche momento del passato.
HenLy trova molto materiale interessante, diverse pergamene e istruzioni per la memorizzazione di incantesimi e un modulo per riceverne di nuovi per posta. Dopo lunghi ripensamenti, il giovane mago spedisce il modulo con i suoi dati: un po‘ di aiuto fa sempre comodo, anche perché gli incantesimi che è riuscito a trovare non paiono essere particolarmente utili. All’interno del libro viene trovata anche una pergamena con su scritta una specie di filastrocca profetica dal significato oscuro ma dal tono minaccioso.
Nel frattempo, gli altri danno un’occhiata nei paraggi per cercare una via di fuga dall’isolotto, senza trovare idee migliori che attraversare il canale più stretto, abbattere qualche albero sull’altra riva e riportarlo indietro per costruirsi una zattera. Frattanto, però, il tempo passa, e la sera si avvicina. Le nubi temporalesche che si ammassavano all’orizzonte hanno coperto interamente il cielo minacciando un temporale con i fiocchi, sebbene ancora nemmeno una goccia d’acqua sia caduta.
 
Giorno 3