Giorno 5
Quinto giorno, da prima a nona
La compagnia si imbarca e si mette in cammino, seguendo una direzione vagamente indicata dai Vistani. Il viaggio prosegue senza troppi intoppi, ma non sembra portare da nessuna parte.
Quinto giorno, da nona a vespri
Attraversando un canneto, il gruppo viene attaccato da rane giganti, che mietono ulteriori vittime. Henly e Diana vengono trascinati in acqua di sorpresa e l’intervento degli altri, per quanto tempestivo, non riesce a salvare la giovane mezz’elfa, che si ritrova nuovamente moribonda e mezza nuda. Qualche ricerca nella zona frutta al gruppo due belle spade corte, trovate all’interno del relitto di un’altra imbarcazione poco distante. Diana viene medicata ma le sue condizioni paiono critiche. Don Zauker, visti i recenti contrasti, si rifiuta di applicare le sue arti su di lei, ma viene convinto a forza dall’intervento di Maeglin. Per non annegare, il sacerdote preferisce imporre le mani sulla ragazza, ma il suo intervento pare non ottenere alcun effetto. Col morale a terra, la compagnia si rimette in moto.
Quinto giorno, da vespri a compieta
La sera cala rapidamente, gettando gli avventurieri in una disperazione anche più profonda. Improvvisamente, nel buio della foresta si accende una misteriosa luce, come sospesa nell’aria. Avvicinandosi, il gruppo scopre una capanna montata su palafitte ad un paio di metri dal pelo dell’acqua. Non sembra esserci nessuno, ma dopo qualche richiamo dall’alto viene calata una scaletta di corda, che permette a tutti di salire.
Dopo qualche comprensibile esitazione precauzionale, il gruppo entra nella casa, trovando pochi arredi, molto cibo e un giovane seduto in un angolo, in grado apparentemente di farfugliare solo parole sconclusionate, peraltro molto simili a quelle scritte sulla pergamena profetica. Assicuratisi che non ci sono effettivamente pericoli, il gruppo si dispone a passare la notte nella piccola capanna o nelle vicinanze.