Giorno 20

Ventesimo giorno

La notte è piena di rumori inquietanti provenienti dalla giungla, ma ancora più inquietanti sono i brevi momenti di silenzio assoluto che, con cadenza irregolare, cadono sulla baia. In quei pochi secondi gli unici suoni sono l’incessante sciaguattio delle onde ed il fruscio del vento tra le fronde, mentre per qualche motivo tutti i suoni animali tacciono improvvisamente, ed altrettanto improvvisamente riprendono pochi attimi dopo.
Nonostante ciò, la notte è riposante, e il giorno successivo la compagnia è pronta ad esplorare il circondario per cercare di capire qualcosa di più sull’isola che li ospita.
Un gruppo formato da Decio, Zenith e Sati si reca sulla vetta della collina che sorge ad est per cercare di vedere il circondario da un punto più elevato. Scoprono così che l’isola è formata da un vasto pianoro boscoso, che sale progressivamente verso sud fino ad incontrare una bassa catena di monti, seminascosti dalla bruma del mattino. Non sembra esserci traccia di abitazioni o vita civile di un qualche tipo. Un dettaglio più misterioso invece proviene dal mare: lungo la costa nord, ad una trentina di metri dalla scogliera, sorgono dal mare delle strane statue dall’aspetto umanoide ma di dimensioni gigantesche. Rappresentano umani dai visi e dalle pose tormentate, come congelati nell’attimo di sfuggire a qualche catastrofe o sofferenza. Oltre a ciò, l’esplorazione non conduce a nessun risultato.
Il secondo gruppo formato da Ghertrude, Isabeaux e Henly si mette prima di tutto alla ricerca di superstiti, ritrovando fortunatamente vivo Rudy. Il giovane racconta di una strana esperienza e di essere stato salvato da una meravigliosa sirena, ma tutti giudicano la cosa come un’allucinazione. Il gruppo si mette quindi in cerca di cibo, decidendo di esplorare il contenuto della nave. Qualcosa sarebbe anche recuperabile, ma nel relitto si è insediata la misteriosa e pericolosissima piovra strappateste, e gli eroi sono costretti a fuggire a gambe levate. Per fortuna, tra i relitti spiaggiati trovano una cassa contenente un certo numero di armi, sufficienti per equipaggiarsi tutti in modo più o meno adeguato.
Al ritorno del primo  gruppo, tutti insieme decidono di recarsi ad esaminare più da vicino le misteriose statue, seguendo il colmo della scogliera verso est. Le statue non presentano caratteristiche particolari, se non uno straordinario realismo nella scultura e una certa antichità, testimoniata dalla grande quantità di vegetazione e guano di uccelli marini che le ricopre. Non sembrano emanare particolari minacce, e al di là del loro aspetto curioso paiono del tutto innocue.
È quasi buio quando il gruppo torna al campo, e dopo una cena sostanziosa sono tutti ben disponibili al sonno.
 
Giorno 21