Giorno 8                                                                                                 Successivo

Finalmente possiamo andare a dormire.
Dopo una lunga discussione abbiamo deciso di lasciare la pietra esattamente dov'è comparsa, il monaco ha detto che resterà di guardia ed è stato evidentemente convincente. Non è che me ne importi molto, in questo momento, ma ha detto che loro due, Anacund e Gertrude, appartengono all'Ordine dei Guardiani, e percorrono il mondo in lungo e in largo alla ricerca di oggetti magici più o meno pericolosi, come quella pietra.
La ragazza accetta la mia offerta di dividere la stanza. Mi piace, trovo in qualche modo rassicurante la sua ruvidezza. Chiacchieriamo un po' prima di andare a dormire e le racconto parte delle nostre sventure, almeno quelle che non mi paiono troppo compromettenti. Lei sembra sapere parecchie cose su questo strano posto dove siamo finiti e non pare spaventata.
Al mattino quando scendiamo a far colazione troviamo un tizio strano che dice di chiamarsi Decio Qualchecosa e di essere arrivato il giorno prima, direttamente dalla chiesa di San Trafitto, durante il matrimonio di Oleandra. Ieri? Ma è passata una settimana... beh, ma non è certo il tempo il problema più importante! 
Questo tizio ci conosce, ci ha visti in chiesa e ha una memoria pazzesca. E ha visto HenLi, sa che cosa ha fatto... io e HenLi cerchiamo di metterlo a tacere e di parlargli in privato, e costui dice di stare tranquilli, che lui è dalla sua parte. Non so se mi posso davvero fidare... ma Anacund e Gertrude sembrano lieti di poter parlare con un altro che sembra avere molte più conoscenze di noi. Ci chiedono se ricordiamo che ci fosse la nebbia, quando siamo arrivati qui, e dicono che spesso la nebbia trasporta le persone, e ipotizzano che Don Zauker abbia avuto parecchie responsabilità in questo "viaggio". Sia Decio che i due monaci sono stati molto colpiti dalla storia che abbiamo raccontato riguardo al chierico che era con noi e pensano che non sia una coincidenza se il suo nome era lo stesso di un potente demone.
Ci attardiamo parecchio in queste chiacchiere cercando di capire meglio di questi strani sfasamenti spazio temporali, e siamo tutti molto interessati tranne il nano Boindil che scalpita per partire, facendosi mandare a stendere a turno un po' da tutti a causa delle sue fastidiose insistenze.
Anacund ci convince ad accettare la presenza stabile di Gertrude nel nostro gruppo, per sorvegliare la pietra, ma Zenith insiste per portare personalmente l'involto che la contiene. Dopodichè Anacund ci saluta e si allontana, mentre noi abbiamo quasi deciso di partire (così Boindil smetterà di far casino!) per andare a esaminare la torre in cui si è risvegliato Decio, che sembra del tutto simile a quella in cui ci siamo trovati noi, ma è più vicina. Speriamo che possa aiutarci a capire qualcosa e a fornirci una traccia per tornare a casa.
Partendo recuperiamo anche i cavalli che erano rimasti alla locanda, e c'è anche il cucciolo di pegaso che aveva trovato Maeglin. Decido di prenderlo sotto la mia protezione, quella bestiola mi è sempre piaciuta e lui sembra gradire la mia presenza. Dovrò trovargli un nome.
 
La torre è a poca distanza dalla cittadina e sembra proprio uguale alla nostra.
Appena ci avviciniamo escono due ragazzi, un maschio e una femmina, armati e spaventati, che devono essere appena arrivati. Vedendo il pegaso però chiedono dell'elfo, e quindi la mia idea perde consistenza: se conoscono l'elfo non possono essere appena arrivati. Dobbiamo quindi dire loro che Maeglin è morto combattendo, e scopriamo che in effetti loro due, Isabeau e Rudy, non lo conoscevano direttamente ma avevano una commissione da svolgere ed evidentemente il pegaso, creatura poco comune, era stata usata per dare loro un modo per riconoscere Maeglin.
Chiarite le cose, facciamo amicizia: i due, fratello e sorella, sono qui da un mese e riconoscono l'accento di Gertrude, quindi devono sapere un po' di cose su questa terra.
Entriamo nella torre anche perchè sta di nuovo piovendo, ed è grande la nostra sorpresa nel vedere che essa è assolutamente identica a quella dove siamo sbucati noi. Il piano di sopra è sigillato come lo avevamo lasciato noi dopo la lite con Don Zauker, e il terzo gradino della scala è rotto... saliamo, HenLi non resiste a mettere in mostra quel che può fare con la magia, ora che non sembra esserci più pericolo. 
Spero che non sia stata una mossa avventata.
La ragazza, Isabeau, è piuttosto carina e secondo me lui la sta guardando un po' troppo.
Sopra c'è il librone magico come nell'altra torre. Le scene si ripetono uguali, tutti quelli che hanno studiato e ci capiscono qualcosa si affannano attorno al libro, e io mi sento esclusa.
Ne approfitto per cercare un'armatura adatta a me, non posso continuare ad andare in giro senza protezione e sperare nella fortuna che in effetti finora mi ha assistito. Finalmente trovo un corpetto di cuoio in buone condizioni che mi si può adattare e mi dedico a ripulirlo e sistemarlo mentre gli altri continuano ad esaminare libri e pergamene.